lunedì 10 ottobre 2011

Mal di mare batte NewOnYou ma la Barcolana vince nel mio cuore!


Eccomi di ritorno dall'avventura sulla 12 metri di Olivia e Marino finita ieri alle 14:00 circa.
Le immagini che vedete sono il mio pensiero per chi non ha potuto partecipare ma anche per chi vuole ricordare questo magico evento.


Itinerario gara

Perchè questo titolo? se siete curiosi ma anche un pochino perspicaci provate ad immaginare...
Ma cominciamo con ordine. Alle 9:00 circa ero già sul molo del porto di Trieste in compagnia di referenti Olivia e Marino, cerca sfizio, giornalista ed equipaggio. L’equipaggio formato da tre marinai esperti di navigazioni Atlantiche e giri del mondo, trasmetteva quel giusto senso di sicurezza che nulla avrebbe lasciato presagire… ma d'altronde sugli eventi che seguiranno i miei 3 eroi non potevano assolutamente nulla… aimè. Accomodata nel pozzetto della imbarcazione, ho cominciato da subito ad usare la mia fidata compagna di viaggi in modo da catturare quante più immagini mi avrebbe concesso questa esperienza unica nel suo genere… per intensità ed emozioni.
Il mare era calmo e sembrava di essere su una autostrada azzurra trafficata di festanti vacanzieri il giorno prima ferragosto… in poche parole, attorno a noi, c’erano decine e decine di vele di tutte le misure dalle più imponenti e super griffate (dotate di innumerevoli sponsor) alle più modeste ma non meno fiere. Faceva decisamente freddo, molto, anche a causa di un abbigliamento probabilmente poco consono… il mio giubbino di pelle con gilet sarà stato anche molto chic ma in quel momento vorrei tanto avere indossato uno di quei pile che ti fanno sembrare uno Yeti! Meno male che avevo avuto l’intuizione di impossessarmi del berretto di mio marito…
Dal pozzetto a prua un paio di volte per dar modo all’equipaggio di eseguire strategiche manovre quando, in prossimità della prima boa, è successo quello che non avrei potuto preventivare in nessun modo… Un paio di anomali spostamenti della barca devono aver comunicato al mio cervello, fino ad allora in brodo di giuggiole, che non mi trovavo seduta nel parterre di una sfilata di moda e tantomeno alla rilassante presentazione di creme e belletti! Ero in mare su una 12 metri in piena regata!! Ora, se come penso, non siete a corto di fantasia potete solo immaginare quello che è successo… l’imbarazzo è salito alle stelle e vi assicuro che non ha per niente giovato allo stomaco che a quel punto si trovava in uno strano punto del mio corpo ovvero… bhè ora non ricordo bene ma mi pare che sia stato anche dalle parti della clavicola per qualche minuto… Qualcuno accanto a me, con voce rassicurante e per nulla scomposto dalle mie “esternazioni”, continuava a dirmi di non preoccuparmi che era del tutto normale… ma normale per chi? Per me non di certo! Resta inteso che sono stata e sono tutt’ora grata a quella voce consolatoria nonché alla ragazza dell’equipaggio che mi ha fornito di coperte e che ha tentato in più riprese di risollevare il mio morale… sott’acqua…
Dalla seconda boa in poi, sono stata praticamente e permanentemente nella stessa posizione ovvero, stesa sulla panchina del pozzetto ma ringraziando il buon Poseidone nessuno più mi ha praticamente notata. L’equipaggio indaffarato tirava, annodava corde come se io non fossi mai stata li', ordini in gergo incomprensibile, per me, passavano a gran voce sulla mia testa. Da quel momento, l’unica cosa della regata che non mi ha praticamente abbandonato sono state il logo di Olivia e Marino che campeggiava sulla maestosa vela li' in alto nel cielo, terso e luminoso, e un cracker, Olivia e Marino, che mi era stato saggiamente consigliato di mangiare come anti-nausea. La seconda boa era passata … verso la terza mi ero quasi ripresa ma non abbastanza da poter documentare ancora con la mia macchina fotografica. Ora era il sole a non darmi tregua… tanto che oggi ho davvero un bel colorito salubre… da sfoggiare con grande orgoglio insieme ai miei aneddoti sulla giornata di ieri.
Terza boa… la faccenda si rifà di nuovo abbastanza seria… c’è nuovamente gran movimento sulla barca e un vociare piuttosto concitato tra l’equipaggio… anche i miei compagni di regata, noto, si sono un pochino spenti… dopo oltre due ore di viaggio, penso, solo gli addetti ai lavori possono essere davvero di buon umore… si passa la terza boa non senza qualche difficoltà derivata dalla inevitabile possibilità di abbordare o farsi abbordare causa estremo affollamento del punto di manovra e sembra anche a causa di qualche avventizio di troppo. L’equipaggio è visibilmente soddisfatto, la gare è terminata, si accendono i motori. Ho ripreso colorito, a dire di un marinaio pietoso, e si rientra verso il porto. Il freddo non mi attanaglia più ma la nausea è ancora mia padrona. Giunti al porto, la scaletta appoggiata al muretto per la salita mi sembra il passaggio per il paradiso… mai nessuno potrà capire quanto quei pochi metri, quella piccola salita e l’uomo alla fine di quella scaletta mi siano sembrati la cosa più vicina ad una visione mistica!
Saluto Anita, che per la cronaca è stata il mio gancio Olivia e Marino per questa indimenticabile avventura e Rita del Marketing Barilla… mi scuso un po’ con tutti… qualcuno mi invita a restare per il pranzo… ma dentro di me qualcosa registra mangiare+mangiare sulla barca+cibo… risultato uguale: devi andare via ancora più in fretta se non vuoi dare ancora spettacolo! La deliziosa ragazza dell’equipaggio mi passa lo zaino con la reflex… cara penso… dai che ce l’abbiamo fatta… mi avvicino alla scaletta ripetendo come un mantra un certo numero di “mi spiace” e “devo proprio toccare terra”… lo skipper al di la della scaletta afferra la mia mano e mi tira su come se fossi un neonato prelevato dalla culla dalla esperta mano della nurse… e io tocco terra! saluto il mio salvatore, un altro marinaio dal viso sorridente e simpatico e via… sono a terra! Ho solo voglia di sedermi ad una di quelle deliziose poltroncine nei bar della piazza… chiudere gli occhi e fare finta che a me il mare "non mi fa un baffo"! Perché si, ho sofferto tantissimo ma penso sia stata una delle esperienze più interessanti e stupefacenti della mia vita! anche se la frustrazione di non aver potuto godere a pieno di questa avventura mi abbatte un po’…. Mio marito mi raggiunge e dice: "Anche se è andata come andata… sai quante persone avrebbero pagato per essere al tuo posto? non tutti possono dire di aver partecipato ad una regata…". Sorrido e penso che Trieste, la 12 metri e Olivia e Marino saranno indelebilmente scolpiti nel mio cuore … e forse anche un pochino nel mio stomaco!! Smile.

Per la cronaca siamo arrivati al 77 posto nella nostra categoria… se volete saperne di più visitate www.barcolana.it e www.oliviaemarino.com ma soprattutto fate in modo di essere a Trieste il prossimo anno! Ne vale davvero la pena.

3 commenti:

  1. Sembra un racconto di Konrad ;-)

    Maurizio

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  2. Coraggiosa e brava! Un bacione. D

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  3. Voglio diventare scrittrice infatti! ;-) questo è solo il mio "secondo" lavoro... ;-))
    Grazie per l'incoraggiamento D.!

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